L'assetto urbanistico del futuro, a nostro avviso, tenterà di conciliare le varie attività umane, come lo svago cosi' come il lavoro, in zone autosufficienti.

Il centro storico sarà sostanzialmente immutato; ci sarà una ristrutturazione che tenterà di riscoprire dettagli, negli edifici, cancellati dall'inquinamento. Il problema è strettamente connesso a quello del traffico; infatti il degrado urbano è molto elevato anche per l'inquinamento causato da macchine, autobus, e mezzi di locomozione in genere. Tutto il fumo che viene espulso dai tubi di scappamento contribuisce ad annerire le pareti degli edifici, ad abbruttirli.

La soluzione è già stata proposta nel passato da Leonardo, che vide la città divisa in due parti: quella superficiale sede di abitazioni e zone di svago, mentre sotto terra egli pensava a delle gallerie sotterranee deputate al passaggio di merci. In questo modo si potrebbe ridurre drasticamente l'inquinamento; intendiamoci, ci vorrebbero comunque dei filtri, perché cedere al terreno le varie sostanze tossiche senza filtrarle sarebbe una pazzia, nonché un errore. Questa soluzione ridurrebbe anche l'inquinamento acustico, un nuovo problema che si pone di fronte all'uomo del 2000.

L'illuminazione prevederebbe delle lampade poste a livello dei tetti, con la luce rivolta verso il basso; una sorta di illuminazione intelligente, comunque, capaci di attivarsi da sole al calare del buio. Queste lampade faciliterebbero la visuale, e non darebbero problemi riguardo all'inquinamento luminoso. Infatti il mondo moderno è affetto anche da questo tipo di problema, che impedisce a chi vive in città di osservare il cielo stellato in tutta la sua bellezza: è inoltre un grosso danno anche per gli astronomi, costretti a "fuggire" in montagna per poter compiere le loro osservazioni. Cosa fare nei posti in cui non ci sono case, come per esempio le autostrade? Be' qui è più difficile la cosa; si potrebbe creare una illuminazione dal sottosuolo, come in Inghilterra dove la notte le autostrade sembrano dei fiumi di luce, ma anche in questo paese sono comunque presenti lampioni. Ma seguendo la strada proposta nella paragrafo precedente, cioè di creare un sistema stradale e ferroviario sotterraneo, anche questo problema non si porrebbe.

 

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